Dall’unione tra una sapienza antica e le più attuali tecniche di produzione nasce l’azienda agricola Buntoiu Anamaria. Un’olivicoltura moderna che ricerca la qualità senza trascurare il rispetto per l’ambiente e la sicurezza alimentare.

L’amore innato per la natura e la passione nell’agricoltura spingono Anamaria a prendere in mano la gestione dell’azienda familiare nel 2006. In un settore tradizionale e prettamente maschile, la sua nuova visione manageriale al femminile parte innanzitutto dalla preservazione della cultura agroalimentare locale, il cuore della Sibaritide, dove i più antichi residui di lavorazione dell’olio risalgono addirittura al 1.000/1.100 a.C. Ma il suo contributo riguarda anche l’innovazione, dimostrando di adattare l’attività dell’impresa alle necessità dei tempi.

Un’impresa che vede le sue origini nel 1969, quando il suocero Paolo Acri (figlio a sua volta di un frantoiano attivo sin dal 1952), con l’acquisto di un primo gruppo di macchinari, avvia quella che poi dal 1976 diventerà un’attività stabile e florida. Abbandonando i sistemi classici di estrazione dell’olio, l’utilizzo del decanter per la lavorazione in continuo delle olive Pieralisi permette nel tempo efficienza e meticolosità che rimangono inalterate fino ad oggi.

Le olive utilizzate provengono tutte dalle proprietà terriere della famiglia, circa 30 ettari di uliveti siti nei comuni di Corigliano Rossano e di Cassano all’Ionio, e appartengono a varie cultivar, tra le quali Cassanese, Dolce di Rossano, Nocellara messinese e Tondina. La materia prima, pertanto, è costantemente verificata direttamente dal produttore. La raccolta, che avviene direttamente dall’albero nella fase di invaiatura (quando cioè le olive passano dal verde al rosso-nero) per garantire le migliori caratteristiche organolettiche dell’extravergine, comincia a fine settembre e termina tra gennaio e febbraio. È questo il periodo dell’anno in cui il frantoio lavora a pieno regime.

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